Situata tra Parigi e Praga, Strasburgo è sempre stata il crocevia dell’Europa continentale, tanto che il suo nome, derivato di Strate Burgum, significa proprio “città delle strade”. Capoluogo dell’Alsazia e del dipartimento del Basso Reno, Strasburgo è attraversata dall’Ill, affluente del fiume Reno, che si dirama in cinque bracci proprio nel cuore della città,detto la Petite France. L’insediamento si estende su una zona prevalentemente pianeggiante, ad est frastagliato in una costellazione di isole, ritagliate dai rami del fiume canalizzato, mentre a sud e a nord ciò che rimane dell’antica foresta renana ricopre come una folta coperta i confini dell’area urbana. La linea del fronte tra Francia e Germania ha per secoli lacerato la città e la regione a cui appartiene, spezzando non solo una continuità territoriale ma specialmente i legami affettivi delle famiglie locali, che spesso si sono trovate divise su fronti opposti durante i conflitti. Una madre che regge i corpi dei figli nudi, privi di ogni divisa o stemma politico, è rappresentata infatti nel monumento cittadino ai caduti di guerra. Oggi la perla di Strasburgo è la parte centrale della città, la cosiddetta Grande Ile, circondata dai bracci del fiume e annoverata nel 1988 tra i Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO, titolo che nessun altro centro storico aveva mai ricevuto. Da vedere assolutamente è la Cattedrale di Notre-Dame, le cui pietre sono state disposte ad arte una sull’altra nel corso di ben 400 anni di lavoro, dall’XI al XV secolo, sino ad ottenere l’attuale maestoso edificio che si protende verso il cielo chiaro d’Alsazia. I tre portali che consentono l’accesso al cuore della chiesa sono vegliati da un gruppo di statue severe, mentre sulla testa di chi sta per entrare sfavilla il ricco rosone, fine come un ricamo e elegante come un gioiello. La facciata dell’edificio guarda la piazza su cui si erge anche la Maison Kammerzell, antica proprietà di un facoltoso mercante e oggi sede di un ristorante di alto livello.
Da non perdere
Poco lontano si può poi visitare il Museé de l’Oeuvre de Notre-Dame, scrigno prezioso delle sculture originali provenienti dalla Cattedrale e di alcune opere uniche di arte alsaziana medievale e rinascimentale. Altri tre musei sono ospitati nel Palais de Rohan, un tempo dimora dei principi-vescovi ed oggi adibito a galleria espositiva, costituito da tre appartamenti di rappresentanza e una vasta collezione di fini ceramiche: si tratta dei musei delle belle arti, museo archeologico e museo delle arti decorative. Prestigiose opere d’arte sono esposte anche al Museé d’Art Moderne: in quella che un tempo era la dogana si trovano riuniti quadri di Klimt, Braque e Rodin; l’antico mattatoio è stato invece rivisto come Museé Histrorique, ricco di testimonianze delle vicende politiche, economiche e militari che hanno visto Strasburgo protagonista. Un capolavoro di architettura dalle linee moderne e essenziali è il Palazzo del Parlamento Europeo: benché la città non sia una capitale è comunque sede di questa istituzione europea, situata nel bellissimo palazzo costruito nel 1999 e caratterizzato dall’intreccio di diversi volumi geometrici. Una volta completato il tour della Strasburgo culturale e narratrice di storie passate, i visitatori alla ricerca dello svago potranno lanciarsi nella rassegna delle vetrine: paradiso dello shopping è la via centrale, la Rue des Grandes Arcadies, che collega Place Kléber a Place Gutenberg attraversando il caratteristico centro dal sapore medievale. Oltre ai negozi, costeggiano la via colorata e brulicante di gente i locali e i pub più frequentati della città, in cui è possibile immergersi nelle più tipiche tradizioni locali.
Eventi
Spazio alla tradizione specialmente nel periodo natalizio, quando l’aspetto consueto di Strasburgo viene provvisoriamente cancellato per lasciare spazio a un mondo di fiaba, in occasione del Christkindelsmarik o, più semplicemente, del mercato di Natale. Sin dal mese di novembre le strade e le piazze si vestono a festa, per dare vita di anno in anno alla ricorrenza più antica di Francia, nata nel 1570. Nel periodo del protestantesimo strasburghese, infatti, il mercato venne ideato per contrastare le tradizioni cattoliche legate al culto dei santi e perendere il posto del mercato di San Nicola.
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