Il villaggio di Rosendal, nasce con la Baronia: la sua storia è perciò indissolubilmente legata a quella del piccolo maniero, forse il più piccolo maniero baronale della Scandinavia costruito nel 1665. L’edificio è circondato da un incantevole giardino in stile rinascimentale, ed è avvolto in una cornice spettacolare tra montagne, mare, cascate e ghiacciai sullo sbocco dell’Hardangerfjorden. Intorno al 1650 il nobiluomo danese Ludwig Rosenkrantz arrivò a Bergen in qualità di commissario di guerra per volere di Federico III re di Danimarca e Norvegia. Ad un ricevimento in città conobbe Karen Mowat, ereditiera di un notevole patrimonio nella regione: suo padre possedeva infatti circa 550 fattorie nella Norvegia occidentale, che successivamente furono incorporate nella Baronia. I due si sposarono nel 1658 e ricevettero la fattoria di Hatteberg come regalo di nozze. Nel 1661 Ludwig Rosenkrantz cominciò a costruire qui la sua dimora e la chiamò Rosendal: la terminò nel 1665 e subito da quell’anno fu aperta anche al pubblico con visite guidate. Nel 1678 il re Christian V di Danimarca e Norvegia, figlio e successore di Federico III, concesse al podere lo statuto di Baronia, l’unica in Norvegia. Intorno al 1850 il castello fu circondato da giardini in stile rinascimentale inglese e circa 2000 rose furono piantate nel parco creando numerosi roseti a labirinto.
Da non perdere
Il castello copre la storia di diverse epoche ed è un passaggio storico tra il 1665 e i primi anni del ‘900. Attualmente è un museo. Le camere più antiche sono decorate ancora come lo erano ai primi dell’800. Nella sala barocca, divenuta poi la biblioteca, si può ammirare un magnifico arazzo gobelin del 1660, la sala da pranzo è impreziosita da porcellane reali danesi, la sala rossa è decorata da pitture norvegesi del periodo nazionale romantico e mostrano la maestosità della natura circostante; la camera gialla è arricchita da mobilio in mogano. Il castello fu lungo i secoli anche un importante punto di incontro per il mondo culturale norvegese e scandinavo: scrittori come Henrik Ibsen, pittori quali Hans Gude e musicisti tra cui Edvard Gried visitarono spesso il castello e furono ospiti della famiglia padronale. Nella Baronia avevano luogo spesso dei concerti e questa tradizione è tuttora rispettata: il luogo predisposto per i concerti è quello abituale, la sala rossa. Tra le altre iniziative culturali della Baronia Rosendal si annoverano le mostre d’arte che vengono disposte in quelle che furono le cantine vinicole. Le iniziative che vengono organizzate nel castello e che lo fanno vivere anche ai nostri giorni sono diverse e numerose: la vecchia cucina e la sala di servizio mostrano le condizioni di vita e di lavoro della servitù; pasticceria casereccia è servita nella sala del tè, le carrozze e le barche sono esposte al pubblico; spettacoli teatrali hanno luogo nel cortile; cardatura e filatura della lana sono spiegate nella sala della servitù; infine l’attigua costruzione del 1850 chiamata “Farm Avlsgård & Fruehus” viene utilizzata per seminari, conferenze e per pernottamenti.
Eventi
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