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CONSIGLI

VIAGGIARE INFORMATI

È il principale ingresso alla Sardegna per chi proviene dal continente, posizionato in fondo a un ampio golfo: la sua conformazione è caratterizzata da una bassa altura tra la cornice di monti granitici dalla quale discende. La città, il cui nome in precedenza era detta Terranova Pausania, ha origini molto antiche come attestano le testimonianze archeologiche relative alla civiltà nuragica. La città vera e propria fu fondata dai Cartaginesi attorno al V -IV secolo a.C. e poi occupata da Romani, Vandali, Spagnoli. Nel 1420 diventa feudo di Francesco Carroz. Prima di essere devastata nel 1553 dal corsaro Dragut. Dopo periodi di lunga decadenza, tanto che verso la fine del XVII secolo aveva raggiunto un numero inferiore ai 500 abitanti, torna a prosperare quando l’isola passa ai Savoia e soprattutto sotto il regno di Carlo Emanuele III: riscattata alla soggezione feudale soltanto nel 1839.

Da non perdere

Al turista in vacanza ad Olbia, o più comunemente di passaggio diretto in qualche altra località della Sardegna, suggeriamo di vedere la chiesa di San Simplicio. Costruita in conci di granito a partire dalla fine del secolo XI: con la sua architettura romanica, rappresenta il monumento più notevole della città. La facciata è posteriore, con forme romanico-pisane e motivi lombardi: tripartita, con portale semplice e trifora in alto, con un motivo decorativo di archetti che gira anche lungo i fianchi e nell’abside. La caratteristica che la contraddistingue è il campanile a vela. Interno basilicale a tre navate; lungo le pareti si può ammirare una raccolta lapidaria molto interessante: iscrizioni funerarie provenienti dai cimiteri suburbani e numerosi cippi miliari trovati lungo il percorso della via romana da Olbia a Karalis.

La chiesa Primaziale. Eretta nel 1747 e restaurata nel 1944; all’interno ha un bel pulpito di forme seicentesche. Si consiglia vivamente di visitare la necropoli, nella zona più alta della città. Sono state esplorate diverse centinaia di tombe a pozzetto recuperando varie suppellettili dei secoli IV -III a.C. tra cui un’arcaica collana in pasta vitrea eccezionalmente integra e bella.

Eventi

Manifestazioni da tener presenti sono la Festa di San Simplicio, patrono della città che si tiene dal 13 al 17 maggio: dopo la processione in costume per le vie del centro, una serata è dedicata al folclore (balletti e gruppi sardi si esibiscono sul palco); seconda serata con canti e poesie sarde; terza, dedicata alla musica leggera. Ogni sera: tornei di tennis, pallacanestro e altri sport. Domenica mattina: sagra delle cozze e dei frutti di mare con assaggi gratuiti a tutti i partecipanti. Estate olbiese. Dal 1° luglio al 15 settembre. Ogni sabato sera: concerti polifonici nell’incantevole cornice della chiesa di San Simplicio.

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