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Il rito del tè: le tea rooms più rinomate

Pudding, fish’n’chips e fumanti tazze di tè da accompagnare a deliziosi e colorati pasticcini. E’ il quadretto che l’immaginario collettivo associa alla definizione di gastronomia britannica. Il rito del tè viene tramandato di generazione in generazione ed è un piacere, oltre che per il corpo (basti pensare alle innumerevoli proprietà benefiche delle varie tipologie di questa antica bevanda), anche per lo spirito, perché significa regalarsi una pausa rilassante, dal gusto vintage, in un contesto, quello delle sale da tè, di grande eleganza. La tea room più rinomata del Regno Unito si trova a York. Stiamo parlando di ‘Betty’s’, a St Helen’s Square, nel cuore della città. Rimarrete affascinati dall’eleganza art déco della sala Belmont Room, al piano terra, con le sue finestre incurvate, i raffinati rivestimenti in legno e gli specchi ornamentali. Qui potrete sorseggiare dell’ottimo tè ed assaggiare squisiti dolcetti, scones (le tipiche brioscine scozzesi servite con burro, marmellate o altre salsine) ed altre specialità della casa. Anche a Londra, tuttavia, non mancano locali molto particolari, come The Wolseley, a Piccadilly Circus, un cafè in stile liberty realizzato in un autosalone degli anni Venti. Da segnalare, poi, l‘Orangerie di Kensington Palace, con una tea room che vi farà sentire principesse per un giorno o Fortnum & Mason, a Piccadilly Street, antico emporio della regina che offre rare miscele di tè british, infusi e tisane di ogni genere. Per acquisti e degustazioni al top, i grandi magazzini più famosi al mondo, Harrods, restano una tappa obbligata per qualsiasi intenditore. Anche a Parigi è possibile rifarsi gli occhi e il palato. La sala da tè di Jean Paul Hévin, al 231 di rue Saint-Honoré, è raramente sovraffollata e merita almeno una visita: dalle 12 alle 19, dal lunedì al sabato, propone ai clienti gustose millefoglie, torte al cioccolato, montblanc e, per chi preferisce il salato, insalate e omelettes. Insomma, un vero e proprio pasto, anche nel prezzo (che oscilla tra i 15 e i 30 euro). Tè e ‘dolce vita’ nella città eterna, nella centralissima piazza di Spagna (ma in un’atmosfera tranquilla e riservata, molto british). Aperta nel 1893 da Anne Mary Babington e Isabel Cargill per la comunità anglosassone a Roma, Babington’s ha ospitato, tra gli altri, i Savoia, Federico Fellini e Liza Minnelli. Un antico camino è spesso acceso durante la stagione invernale. La tea room offre più di trenta miscele di tè create per l’acqua di Trevi. Decisamente diversa l’aria che si respira alla Russian Tea Room, che rimanda a Tolstoj e Dostoevskij. Una piccola sala da tè nell’antico Ghetto, a pochi passi da piazza Mattei, che rievoca la Madre Russia attraverso la musica in sottofondo e le sue storiche icone: le porcellane dipinte in blu e oro, il samovar d’argento, gli abiti tradizionali, le maschere, le tovaglie bianche ricamate. Oltre ad una pregiata selezione di tè, specialità della casa sono le praline al cioccolato ed i blinis alla marmellata. Se, infine, desiderate un ambiente più vivace e cosmopolita, a New York, al Greenwich Village, c’è Tea&Sympathy, il luogo ideale per conoscere giovani artisti e socialites in un ambiente in cui il colore è protagonista, pieno di teiere e calamite.